leadership al femminile

NoiD Estate: Libri per ispirarti e fare la differenza

L’estate è il momento perfetto per dedicarsi alla lettura e alla crescita personale. Quest’anno, abbiamo selezionato una serie di libri incentrati sull’empowerment femminile, sul superamento del gender gap e sullo sviluppo professionale. Attraverso queste pagine, potrai trovare ispirazione, strumenti pratici e una nuova consapevolezza delle tue potenzialità.  E tu, quale libro sceglierai per iniziare questo percorso di empowerment?  “Come chiedere l’aumento” di Azzurra Rinaldi Sei pagata per quello che vali? “Come chiedere l’aumento” è un manuale indispensabile per avere consapevolezza del proprio valore come professionista, sia come dipendente che imprenditrice, ed imparare a negoziare il proprio compenso. Attraverso dati, esempi, tecniche, Azzura Rinaldi fornisce il quadro generale da prendere in considerazione per migliorare la propria situazione lavorativa e avere una nuova prospettiva per la negoziazione dello stipendio. Una guida per scardinare le donne dallo schema che le relega alla passività, ribaltare la narrazione condivisa sul denaro e acquisire consapevolezza e strumenti per avviare una conversazione sui soldi e chiedere il giusto compenso. Capire il timing, scegliere le proprie battaglie, definire i propri obiettivi, trovare alleate e definire il proprio valore contrattuale sono solo alcune delle cose che imparerai sotto il sole di questa estate grazie a questo libro. “Mamme d’Italia” di Manuela Perrone e Monica D’Ascenzo “Mamme d’Italia. Chi sono, come stanno, cosa vogliono” ci offre una fotografia reale e toccante della maternità di oggi in Italia. Attraverso dati, testimonianze _la voce delle mamme_ e un’analisi approfondita, le autrici affrontano con “autenticità” un tema complesso e sfaccettato, offrendo una visione a 360 gradi dell’esperienza materna. Nel racconto sono trattati tutti gli aspetti della maternità, dalla scelta di diventare madri alle sfide della conciliazione lavoro-famiglia, passando per i cambiamenti fisici e psicologici. È un libro che fa riflettere sulla società in cui viviamo e sulle politiche familiari necessarie per sostenere le mamme e le famiglie, per questo si consiglia a chiunque sia interessato ai temi della famiglia e delle pari opportunità. “Ricordatemi come vi pare” di Michela Murgia Il libro è un’autobiografia postuma che esplora le molteplici vite e esperienze dell’autrice. Un racconto dirompente e ribelle che dà eco alla sua voce vivissima, svela pensieri e azioni dietro a fatti o eventi che hanno generato altro da lei. Parole potenti, le sue, che ancora una volta sovvertono il sistema e smuovono l’anima. Un regalo immenso a chi la stima profondamente ma anche a chi non l’ha capita, occasione per ricredersi. “Non farti fottere” di Lilli Gruber Lilli Gruber analizza il ruolo della pornografia nel plasmare le percezioni della sessualità, delle relazioni di genere e del potere. Attraverso un’analisi storica e una meticolosa ricerca, ricca di dati, l’autrice mette in luce come questa industria non solo rifletta, ma anche rafforzi le disuguaglianze di genere, tanto più a seguito dell’evoluzione del mercato che esaspera le dinamiche di sfruttamento, l’accentramento della ricchezza in pochi soggetti che gestiscono le piattaforme e la disponibilità di contenuti che trasmettono un’immagine della sessualità performante, lontana da qualsiasi emotività, molto pericolosa se disponibile anche a soggetti assolutamente fuori target quali i giovanissimi. Un saggio coraggioso e di grande rilevanza sociale, imprescindibile per chiunque voglia comprendere un tema spesso tabù e affrontare le sfide del nostro tempo, sia in prima persona sia come genitore o mentor di ragazze e ragazzi più giovani. “L’architettrice” di Melania G. Mazzucco La lettura di un romanzo storico è l’occasione per uscire dalla quotidianità. “l’Architettrice” di Melania Gaia Mazzucco riesce a calarci nella realtà del Seicento con intensità e minuzia di particolari. E’ la storia di Plautilla, una donna moderna intrappolata negli schemi e nei dogmi del passato che fatica a trovare posto nella storia a causa delle sue modeste origini e della propria natura di donna. E’ la stessa Plautilla che ci racconta come riuscirà, senza arrendersi alle avversità e con sacrificio, a raggiunge un traguardo ambito in una fase storica all’interno della quale al gentil sesso non era contemplata alcuna forma di parità al genere maschile. Un romanzo intenso, ma nello stesso tempo scorrevole e piacevole, che ha il gran merito di arricchirci riportando alla luce un personaggio storico caduto nell’oblio.

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Due chiacchiere al femminile con Chiara Soldati: “Power skill della leadership femminile”

Sul tema #leadership al #femminile, NoiD Telecom ha incontrato Chiara Soldati, produttrice del vino d’eccellenza Gavi e alla guida dell’azienda di famiglia La Scolca. Capacità, Coraggio e Determinazione sono per Chiara i fattori abilitanti per permettere alle donne di affermarsi nel mondo del lavoro superando la disparità di genere. Lo scambio di riflessioni con Chiara sul suo percorso professionale e la condivisione delle sue esperienze come donna e come imprenditrice, vogliono essere di ispirazione per le donne dell’associazione, e non solo, sulla #leadership al #femminile. Chiara Soldati, un bel sorriso aperto e grintoso che ispira fiducia. Già da bambina, respirando il profumo del vino fra i filari e le cantine, si appassiona alla produzione del vino. Si dedica con passione anche alla sua formazione scolastica e, dopo gli studi classici, sceglie un indirizzo giuridico economico. Nel 1993, a soli 18 anni, è già nell’azienda di famiglia. Nel frattempo pratica sci a livello agonistico; la disciplina sportiva le insegna a rialzarsi dopo le cadute, la prepara ad affrontare le sfide della vita e della professione. A 25 anni è rappresentante dell’imprenditoria femminile e supporta lo sviluppo multifunzionale delle attività rurali; oggi fa parte del consiglio di Confagricoltura ed è presidente del Movimento Turismo del Vino Piemonte. Ha prestato il suo impegno in diversi settori: enoturistico, sociale e per la parità di genere. Si è dedicata alla promozione del turismo nella sua regione, la Liguria, al recupero e conservazione dei beni artistici e culturali del Territorio, come consigliera FAI, alla divulgazione del patrimonio letterario e culturale, come rappresentante MIUR nel CDA del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova; nel 2019 è stata nominata consigliere dell’Associazione Internazionale, con sede negli Stati Uniti, Women of the Wine & Spirits. Nella convinzione che i progetti si realizzino con risultati migliori valorizzando le sinergie e le diverse componenti, la condivisione delle competenze e delle esperienze, la capacità di mediazione, l’attenzione a prevenire e mitigare gli attriti con sensibilità, caratteristiche tipiche della leadership femminile, le hanno consentito di affermarsi in un mondo, quale quello dell’agricoltura, prevalentemente maschile. Chiara, nella sua azienda, ha un team formato al 50% da uomini e al 50% da donne; è una squadra motivata dall’orientamento al risultato comune e condiviso, dal rispetto delle caratteristiche di ciascuno, qualità su cui si fonda un rapporto di fiducia reciproco. La sensibilità di una donna “capo” è un fattore agevolante nella costruzione di un gruppo coeso. Dialogando con Chiara sulle differenze di genere e sulla maggiore difficoltà che le donne incontrano per raggiungere posizioni di rilievo, riflettiamo su quanto per figure femminili sia importante resistere alla tentazione di copiare i modelli maschili, ma riconoscere che le diversità uomo-donna devono cooperare in maniera costruttiva al successo comune, apportando ciascuno le proprie specificità. Il plus delle donne è essere ispirate dalle emozioni e servirsene come motore. Per le donne, afferma inoltre Chiara, la formazione è ancora più importante perché non possono permettersi di mostrarsi impreparate: a loro si giustifica meno. Bisogna essere curiose, progettare, credere nei propri sogni e nelle proprie capacità, e, oltre a ottenere pari condizioni “ai nastri di partenza”, imparare a cercarle le opportunità! Capacità, Coraggio e Determinazione sono le chiavi per affermarsi in azienda come nella vita.  Le donne, sottolinea Chiara, soffrono spesso limiti che esse stesse si pongono, ma possono arrivare dove vogliono, seguendo il proprio personale percorso, purché abbiano chiaro il punto di arrivo, e non dimentichino il punto di partenza. Un grazie speciale a Chiara ed un grande in bocca al lupo per le sue prossime sfide tutte al femminile!

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Valorizzare la leadership al femminile

Nell’ambito della Tim Equity & Inclusion week, importante appuntamento annuale organizzato da TIM per riflettere sulle diverse sfaccettature della Diversità, articolato in un ricco programma di meeting ed eventi su tutto il territorio nazionale, il 29 novembre sì è svolto a Roma, alla Tim Factory un evento ricchissimo di contenuti, tutto dedicato alla Leadership al femminile. NoiD ha partecipato numerosa in platea e ha contribuito alla composizione del programma della mattinata, con la proposizione dell’intervento di coaching sulla leadership al femminile di HRD. L’analisi condotta nel corso della mattinata ha riguardato molteplici aspetti: lo stato dell’arte dell’affermazione delle donne e la rilevanza di tematiche care alle donne nelle priorità della politica; l’eguaglianza di genere come elemento centrale e trasversale dello sviluppo sostenibile nell’agenda europea 2030; i punti di forza e le zone d’ombra dello stile di managerialità delle donne; gli stereotipi e i pregiudizi di genere. Gli interventi, coordinati da Andrea Iapichino responsabile People Caring in H&R di Tim, Fabio Galluccio in qualità di esperto di diversity management e da Stefano Fanigliulo di Valore D, hanno visto sul palco interlocutrici d’eccezione: – Titti Di Salvo, parlamentare, ex segretaio generale CGIL Piemonte e promotrice del movimento “Se non ora quando”, ha evidenziato come la presenza di temi inerenti le donne nelle priorità politiche sia facilitata dalla partecipazione di donne al tavolo della contrattazione, in quanto spesso si tratta di temi su cui gli uomini sono poco confidenti . Sebbene esista l’evidenza scientifica della maggior ricchezza, in termini di PIL, prodotta quando le donne sono coinvolte nel processo produttivo e manageriale, servono norme antidiscriminatorie per garantire la presenza delle donne come patrimonio e non in ottica di rivalsa. Le parlamentari donne esercitano la rappresentanza di queste istanze, non nel senso di lobby ma di sistema di valori , con al centro innanzitutto l’art 3 della Costituzione, che bandisce ogni discriminazione di genere. La parlamentare ha sottolineato l’importanza di predisporre, accanto a strumenti di conciliazione, strumenti per la condivisione del carico di lavoro e cura che la famiglia richiede. In questo senso, il congedo obbligatorio per i papà introdotto dall’attuale legislatura rappresenta un importante strumento, frutto di una serrata lotta politica per dimostrare che il costo di ca 10mln€ per ogni giorni di congedo fosse da sostenere in alternativa ad altre misure utili allo sviluppo del paese. Inoltre, Titti Di Salvo ha delineato il proprio modello di leadership: ispirato alla massima condivisione nella fase di approfondimento di tutti gli aspetti utili alla decisione, che è sempre individuale e implica la responsabilità unica del leader. – Linda Laura Sabbadini, che ha da pochi mesi lasciato l’incarico di direttore del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell’Istat, ha parlato dell’evoluzione nella concezione di sviluppo sostenibile: non più solo economico, ma anche economico e sociale. La sua panoramica sull’Agenda europea 2030 ne ha evidenziato la declinazione in 17 obiettivi, l’ambizione di determinare circoli virtuosi nel mondo globale tra politiche tese a vincere specifiche sfide, la centralità della questione di genere (obiettivo n. 5 dei 17), che è al tempo stesso trasversale, perché l’approccio di genere ispira anche tutti gli altri obiettivi. – Daniela Bonetti, AD di HRD eNet, trainer e coacher, co-autrice del testo Leadership al femminile, ha proposto alcuni spunti di riflessione sull’approccio “femminile” alla leadership (quest’ultima intesa in senso lato, non strettamente legata all’esercizio di un ruolo di coordinamento manageriale) improntato su pilastri quali l’empatia, l’ascolto, il coinvolgimento, caratteristiche ancor più utili e necessarie in un mondo che come quello attuale, sempre più interconnesso e condizionato dai social network, è attento in ogni sua espressione alla qualità delle interazioni sociali e personali. Un invito a riscoprire e coltivare il proprio lato femminile, rivolto non solo alle donne (che troppo spesso per rendersi più “credibili” nei ruoli di comando hanno sacrificato le proprie caratteristiche e attitudini più tipicamente femminili) ma anche agli uomini. A tale scopo Daniela Bonetti ha offerto un sintetico esempio di tecniche di coaching adottate, conducendo la platea con un’interazione semplice e coinvolgente alla scoperta delle 10 capacità che contraddistinguono in positivo la leadership al femminile: 1. L’Autoanalisi 2. L’Acutezza sensoriale 3. La propensione alla Condivisione delle emozioni 4. L’Affettività 5. La Disponibilità all’ascolto attivo 6. La tensione al Continuo miglioramento 7. Il Desiderio di contribuire 8. La capacità di essere Multitasking 9. L’Abilità di sognare 10. L’Istinto Queste 10 capacità, se non ben gestite e dosate possono travalicare in corrispondenti eccessi che rappresentano aree di criticità e debolezza spesso difficili da riconoscere e sradicare. Ad esempio: l’autoanalisi può sconfinare, se applicata in modo nevrotico e punitivo verso se stessi, nell’eccesso di autocritica; l’acutezza sensoriale, nel caso in cui le nostre “antenne” diventino eccessivamente sensibili e distorcano i segnali captati, può farci diventare “indagatrici dell’assurdo”; la disponibilità all’ascolto attivo può travalicare nel sentirsi obbligati ad essere sempre e comunque a disposizione degli altri, sacrificando i propri spazi e le proprie esigenze; e così via… Una efficace mappa dei punti di forza e zone d’ombra, raffigurati in un cerchio con dieci spicchi (positivo/negativo, in una scala di valori da 1 a 10), su ciascuno dei quali rappresentare con una valutazione la propria personale propensione, ha offerto un momento interattivo di analisi e introspezione e ha aiutato a rendere più vivi e personali i contenuti proposti. – Carola Russo, Diversity & Inclusion Program Manager di Valore D ha animato e completato il momento formativo della mattinata con un approfondimento sugli Unconscious Bias, ossia quegli stereotipi che in modo inconsapevole attiviamo, assegnando comportamenti, propensioni e attitudini ad un genere piuttosto che ad un altro. Ci ha dimostrato con un pratico esempio sotto forma di “gioco” quanto i pregiudizi ci guidino, e ispirino un vocabolario comune. Il “gioco” consisteva nel pensare a una persona per noi di successo (uomo o donna indifferentemente) mettendo in ordine di priorità le sue prime cinque caratteristiche tra le seguenti: 1. Sensibilità 2. Assertività 3. Determinazione 4. Sensibilità 5. Decisione 6. Gentilezza 7. Forza 8. Sicurezza di sé 9. Collaborazione 10. Empatia …Per poi analizzare quante delle caratteristiche che

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