Microattivismo femminista: piccoli gesti, grandi cambiamenti
Il microattivismo femminista è una forma di attivismo che si concentra su piccoli gesti quotidiani per combattere il sessismo e promuovere l’uguaglianza di genere. A differenza delle grandi manifestazioni e proteste, il microattivismo si sviluppa attraverso azioni individuali e spesso silenziose, ma che possono avere un impatto significativo nel lungo termine. L’approccio di rivendicazione e di critica rappresenta una delle cause della lontananza di tante donne da una forma di femminismo più attiva, pur condividendone gli obiettivi. Per chi rifugge dalla mobilitazione collettiva, il microattivismo femminista può rappresentare la svolta: comportamenti quotidiani e individuali che partono da un’osservazione critica della realtà e mirano a combattere il sessismo e promuovere l’equità di genere su scala ridotta e con un approccio molto concreto, teso ad agire su aspetti specifici. E dunque ti proponiamo alcuni esempi di microattivismo. Vuoi vedere che anche tu sei già femminista? Linguaggio Supporto alle donne nel lavoro Promozione dell’equità domestica Educazione Educare bambine e bambini all’equità di genere è una delle forme più potenti di iniziativa civica. La forza del gruppo. Molti dei cambiamenti significativi vengono generati dalle persone, dai gruppi spontanei e dall’aggregazione. In questo microattivismo e attivismo giocano un ruolo fondamentale. Il movimento #MeToo, ne è un esempio. Nasce nel 2006 come un movimento sociale contro la violenza e le molestie sessuali, ha avuto un impatto globale nel 2017 diventando con l’hashtag su Twitter trend mondiale, portando alla luce migliaia di storie di abusi e generando cambiamenti significativi nelle politiche aziendali e nella legislazione in molti paesi. L’Islanda è spesso citata come esempio positivo nella promozione dell’equità di genere. Il Modello Islandese viene sempre ripreso come il paese con il più alto livello di parità di genere secondo il Global Gender Gap Report del World Economic Forum. Le politiche a favore delle donne, come la legge sulla parità salariale e le generose politiche di congedo parentale, sono il risultato di decenni di micro e macro attivismo. Tante donne hanno esercitato il giorno libero nel 1975 e nel 2023 per mostrare l’impatto dell’astensione totale dalle loro attività quotidiane. Anche le iniziative aziendali sono spesso il risultato di pressioni interne da parte dei dipendenti, che si organizzano in gruppi intorno all’obiettivo condiviso della parità di genere e sono riconosciuti formalmente dall’azienda come ERG (Employee Resource Groups). Anche i social fanno la loro parte. #Microfeminism è diventato trend su Tik Tok con centinaia di video brevi pubblicati e milioni di visualizzazioni. I contenuti più originali riguardano: esperienze personali, con video di vita reale in cui le utenti mostrano come hanno sfidato comportamenti sessisti in maniera creativa e sottile, diventando un modello per altre donne; mini-guide e tutorial realizzate da creator su come rispondere a commenti sessisti in modo assertivo o come portare avanti discorsi di empowerment nei propri gruppi sociali. A cura di Federica De Felici e Francesca Funaro
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