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Networking Tour – Napoli

Seconda tappa del Networking Tour di NoiD Telecom 2023, siamo a Napoli per coinvolgere le colleghe di questa città, ,”e non solo”, nelle azioni che l’associazione intende portare avanti nell’anno a sostegno dell’equità di genere nelle società del gruppo TIM. Empatia, entusiasmo e impegno sul territorio per realizzare un cambiamento tangibile. NoiD consolida il proprio ruolo di Associazione di riferimento del Gruppo TIM

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Il gender gap, un divario che ci accompagna anche nella pensione

Il gender gap nasce con noi, quando ancora non sappiamo che esista. Se è vero che dell’infanzia e dell’adolescenza le cose sono molto migliorate negli anni più recenti, è anche vero che c’è ancora da fare in termini di consapevolezza e di superamento dei bias di genere. Quando poi noi donne finalmente ci sentiamo adulte ed emancipate e ci affacciamo al mondo del lavoro, come è noto, arrivano le dolenti note. Se poi abbiamo anche il desiderio di diventare madri, allora la faccenda si complica ulteriormente. Ma vediamo a che punto siamo e cosa ci dicono alcune fonti recenti. Il Global Gender Gap Index analizza l’evoluzione dei divari di genere tra quattro dimensioni chiave (partecipazione economica e opportunità, risultati scolastici, salute e sopravvivenza, ed emancipazione politica) e segue i progressi verso la chiusura di questi divari nel tempo. La sedicesima edizione del Global Gender Gap Report 2022, l’ultima disponibile, indica purtroppo che il divario di genere non sta migliorando. Secondo il Report ci vorranno altri 132 anni per colmare il divario di genere globale. Con l’aggravarsi delle crisi, i risultati della forza lavoro femminile ne risentono e il rischio di un regresso della parità di genere globale si intensifica ulteriormente. Questa la classifica dei primi 10 Paesi al mondo rispetto alla chiusura del gender gap: E l’Italia? Siamo ancora al 63° posto sui 146 Paesi monitorati e il confronto con alcuni Paesi europei mette ancora più in evidenza il nostro ritardo: infatti Spagna e Francia risultano rispettivamente 17esima e 15esima, mentre la Germania occupa addirittura la decima posizione a livello mondiale. Questa situazione si lega anche molto alla questione “maternità”. Da noi è ancora la mamma a sostenere il peso maggiore dell’essere genitori, ce lo dicono i numeri di abbandono del lavoro dopo un figlio (nel 2021 solo 14.774 padri hanno lasciato il lavoro contro le 37.662 mamme (fonte INL). E ancora sono l’80% delle mamme che usano il congedo parentale e solo il 20% i papà. Ma il dato forse più allarmante è quello relativo al salario. Se già, come è noto, le donne guadagnano meno degli uomini a parità di ruolo, le donne madri guadagnano ancora meno delle loro colleghe senza figli incorrendo nel cosiddetto motherhood penalty. Insomma, oltre il danno la beffa: mi do da fare, inseguo i miei obiettivi, conciliando con difficoltà gli impegni familiari che questa società mi addossa ancora in larga parte, e cosa ottengo? Uno stipendio ancora più basso! Ma la corsa contro il divario di genere non finisce qui perché tutto ciò si ripercuote inevitabilmente quando andiamo in pensione. Eh sì, dopo anni di lavoro e spesso di sacrifici, ancora una volta le donne sono penalizzate. Proprio in questi giorni sono usciti i dati dell’Osservatorio INPS relativi alle pensioni ed è arrivata la conferma del divario dell’assegno di pensione tra uomini e donne, un divario forse ancora più marcato e definitivo di quello del mondo del lavoro dove a volte si può sperare in un miglioramento lungo il corso della carriera o in correttivi ad personam. I dati dell’Osservatorio ci dicono che gli assegni delle donne sono inferiori mediamente del 30% a quelli degli uomini con picchi del 54% tra i parasubordinati mentre tra i lavoratori dipendenti il divario di genere supera il 47%. Un dato ulteriormente significativo è che la metà degli assegni per chi sceglie di andare in pensione con “Opzione donna” sono sotto i 500 euro. Su questa differenza impattano fattori come il gap retributivo di base, le carriere lavorative spesso discontinue con periodi di interruzione per assistere i familiari, minori progressioni di carriera, ecc. Sul tema del gender gap e sul suo impatto sulle pensioni è recentemente uscito un altro report, il GenderWealthEquityIndex, che guarda al divario di ricchezza tra uomini e donne a livello globale. Ancora oggi si tratta di dati allarmanti sui quali i Governi sono chiamati a riflettere e a trovare al più presto delle soluzioni. Si tratta di una strada lunga e a volte tortuosa, nella quale un ruolo importante è anche in capo alle Aziende, sia in termini di consapevolezza che di azioni concrete. NoiD continua a lavorare per far emergere il talento femminile nelle aziende del Gruppo TIM per assottigliare sempre più il gap retributivo e per dare pari opportunità a tutti e tutte. Le nostre azioni sono importanti così come la nostra voce. Continuate quindi a seguirci e ad amplificare i nostri messaggi sui nostri canali web e social.

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Networking Tour – Milano

Al via il Networking Tour di NoiD Telecom 2023, prima tappa Milano. Socie, sostenitrici e simpatizzanti di Milano, Torino e Roma si sono ritrovate per avviare la collaborazione sulle azione 2023 a sostegno dell’equità di genere. Empatia, entusiasmo e impegno sul territorio per realizzare un cambiamento tangibile. NoiD consolida il proprio ruolo di Associazione di riferimento del Gruppo TIM ampliando la propria rete, coinvolgendo colleghe desiderose di attivarsi e di dare un contributo significativo e determinante per l’azzeramento di qualsiasi gap con ulteriori benefici per TIM.

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NoiD Telecom al Social Women Talk

NoiD Telecom ha partecipato al  Social Women Talk, l’evento dedicato alla riduzione del gender gap nel settore digital, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Who Run The Web? GIRLS! E’ questo il titolo dell’evento che sabato 17 settembre a Roma ha coinvolto diverse professioniste del settore per condividere esperienze, spunti, storie di successo, riflessioni che hanno evidenziato il valore poliedrico che le donne esprimono in questo ambito: attitudine, capacità, imprenditorialità, energia, organizzazione, che se potessero emergere in ogni contesto porterebbero un incremento notevole di ricchezza a livello culturale, sociale ed economico. E’ stata un’occasione per ascoltare storie ispiratrici, comprendere i trend del mercato e fare networking e quindi ampliare le competenze delle volontarie di NoiD presenti, da mettere in campo nelle prossime attività.

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Quote rosa: dove stiamo andando

In NoiD Telecom crediamo che le quote rosa siano uno strumento che serve a garantire la parità di genere e promuovere il merito, valorizzando i talenti femminili per contribuire attivamente allo sviluppo economico e sociale del nostro paese. Importante evidenziare che si tratta di una misura adottata non solo in Italia dal 2011 con la legge Golfo – Mosca, ma anche a livello a livello europeo con una analoga direttiva “Women on Boards”(2022), a testimoniarne e rafforzarne l’utilità in tutti i paesi per ridurre il gender gap, valorizzare il talento femminile e favorirne la partecipazione nei ruoli di responsabilità. La presenza delle donne nei CdA è una leva fondamentale per la crescita delle aziende e il mantenimento delle  quote rosa è ancora utile per stimolare il necessario cambiamento di paradigma. Il Rapporto annuale sulla Corporate Governance di Consob Il Rapporto annuale della Corporate Governance delle società italiane evidenzia come la rappresentanza femminile nei board sia passata dal 7% nel 2011 al 44% nel 2021. “L’evoluzione nel tempo della diversity degli organi di amministrazione e controllo riflette anche l’aumento della presenza femminile, legata all’applicazione delle disposizioni in materia di quote di genere. In particolare, nell’ambito degli organi di amministrazione, si rileva complessivamente una lieve riduzione dell’età media, un innalzamento del livello di istruzione e una maggior diversificazione dei profili professionali. L’impatto delle quote di genere sulla diversity dell’organo di controllo è, invece, meno marcato.” Anche Nadia Linciano, alla guida del Dipartimento Studi Economici di Consob che cura questo Rapporto, già nell’intervista che ci aveva concesso un anno fa, aveva evidenziato come il percorso fosse ancora lungo e i dati dell’ultimo studio lo confermano: “In linea con quanto osservato negli ultimi anni, rimane limitato il numero di casi in cui le donne ricoprono il ruolo di amministratore delegato o di presidente dell’organo amministrativo, mentre risulta più diffuso il ruolo di consigliere indipendente. Le donne sono titolari di più di un incarico di amministrazione nel 30% dei casi, un dato in flessione rispetto all’anno precedente e al massimo raggiunto nel 2019 (34,9%).” Conoscenza e consapevolezza di questi strumenti permettono di raggiungere l’obiettivo -collettivo di uomini e donne – che si traduce in un successo sociale ed economico per il nostro Paese.

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Il decennale di NoiD, le riflessioni della Presidente Cristina Carollo

Ieri l’AD di TIM Pietro Labriola ha annunciato il percorso di riassetto del Gruppo, dando vita ad un progetto ambizioso e necessario che solo qualche mese fa sembrava impossibile. Abbiamo avuto il piacere di ospitare Pietro Labriola qualche giorno fa alla festa per il decimo anniversario di NoiD Telecom, che ha visto anche una ampia partecipazione di colleghe e colleghi; e anche questo qualche mese fa non era prevedibile. Fino a qualche anno fa le discussioni sul gap di genere erano materia da accademici, roba da circolo Pickwick: nessuno ammetteva che ci fosse un problema e di conseguenza nessuno credeva che il problema fosse da risolvere. Oggi le cose sono cambiate, si è alzata l’attenzione su questi temi, non solo a livello nazionale, ma mettere in campo azioni concrete sulla equità di genere richiede ancora sofferti compromessi. Le azioni non sono spontanee e richiedono l’introduzione di direttive, come ha dimostrato la recente approvazione in Commissione Europea del progetto sulla parità di genere presentato per la prima volta proprio 10 anni fa nel 2012.   Le donne si rendono conto delle difficoltà che certi percorsi hanno in sé, e delle resistenze che si attivano. Le professioniste di NoiD sanno che TIM sta intraprendendo un percorso di enorme portata: guardano con responsabilità a questo percorso pronte a fare la loro parte e consapevoli che il riassetto è assolutamente necessario e non più rinviabile. Anzi vedono in questa discontinuità un’opportunità. Spesso sono i salti che liberano energie e rendono possibile ciò che prima non lo era: guardate cosa è successo con la pandemia e lo smartworking, che relazione pazzesca fra necessità e opportunità si è creata, nonostante l’urgenza, si sono superate le precedenti resistenze con risultati straordinari, che hanno portato ad una evoluzione, ad un punto di non ritorno su alcune prassi ed abitudini. E’, perciò, importante che le cose urgenti non abbiano il sopravvento sulle cose importanti (D.Eisenhower); e cioè che nella complessità del percorso e nell’indirizzare i vari obiettivi di business non si perda di vista l’obiettivo della parità di genere, che significa avere più donne nell’organizzazione e che queste donne siano pagate come gli uomini: questo le donne di NoiD si aspettano dal piano di riassetto e questo deve accompagnare i piani operativi che orienteranno il nostro quotidiano. Cristina Carollo

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Festa 10 anni NoiD

Grande successo ieri sera alla celebrazione per i 10 anni di NoiD Telecom. Momenti emozionanti nel ripercorrere le tappe di una associazione che ha precorso i tempi affrontando sin dal 2012 i dibattiti di genere, divenuti oggi di grande attualità. Valori che uniscono da sempre le sostenitrici dell’Associazione NoiD nel perseguire un obiettivo comune: promuovere il valore della donna nei ruoli manageriali all’interno della azienda. Ospite d’eccezione, Pietro Labriola, AD di TIM, che con la sua partecipazione ha voluto valorizzare il dialogo con NoiD e le imminenti novità che ci saranno in TIM per ridurre il #gendergap

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La certificazione di genere è finalmente realtà!

Se ne è parlato e soprattutto si è lavorato per mesi, ma dal 16 marzo scorso è entrata in vigore la UNI/PdR 125:2022 che introduce uno standard nazionale per la certificazione della parità di genere, la cui implementazione da parte delle aziende costituirà non solo un vantaggio competitivo, ma anche prerequisito indispensabile ed elemento di premialità nei futuri bandi pubblici. La norma UNI/PdR 125:2022 dal titolo “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni”, potrà essere adottata già dai prossimi mesi da parte di Organizzazioni di ogni dimensione e grado nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo di questo nuovo strumento è favorire le opportunità di carriera, la parità salariale, la tutela della maternità e della famiglia, la stabilità occupazionale, la promozione di uguali mansioni all’interno del mondo del lavoro. NoiD Telecom ha partecipato con impegno ed entusiasmo, all’interno del network di Inclusione Donna, al lavoro che ha condotto a questo importante risultato fortemente voluto dalla ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti. La ministra Bonetti ha sottolineato che “le pari opportunità sono state poste dal Governo tra i temi centrali per la crescita e la ripresa del nostro Paese. La certificazione di genere aiuterà le imprese nella progettazione di politiche che investono in lavoro femminile. È uno strumento che rende concreto il principio secondo cui l’investimento sul talento femminile è conveniente per il Paese ed è conveniente per il tessuto imprenditoriale”. “La Uni/PdR 125 ha l’obiettivo di supportare un percorso di cambiamento culturale nelle organizzazioni e nella Società, necessario per raggiungere una più equa parità di genere superando la visione stereotipata dei ruoli, attivando la grande risorsa dei talenti femminili per stimolare la crescita economica e sociale del Paese” ha aggiunto il presidente di Uni, Giuseppe Rossi. Inclusione Donna, AICEO e Valore D hanno diffuso un comunicato stampa a valle della pubblicazione della norma, con alcune dichiarazioni:   “..la parità di genere nel mondo del lavoro diventa quindi un obiettivo più concreto e realizzabile” dichiara Sila Mochi, co Founder di Inclusione Donna.  “La UNI/PdR 125:2022.… rappresenta un forte strumento di consapevolezza e di accelerazione di questo processo, nonché di valorizzazione e condivisione delle buone prassi già presenti” aggiunge Paola Corna Pellegrini, Presidente di AICEO – Associazione Italiana CEO.  ” Fissare obiettivi concreti e misurarne i progressi è alla base di qualsiasi cambiamento ed è fondamentale per promuovere la leadership femminile. Incrementare la presenza delle donne a livelli apicali vuol dire creare una pipeline di talenti e sprigionare opportunità di crescita finora inespresse” commenta Paola Mascaro Presidente di Valore D. Al tavolo di lavoro non è mancato il contributo di NoiDTelecom nella persona della Vice Presidente dell’Associazione Carla Nisio. Il traguardo verso la parità di genere è ancora lontano ma questo tassello lo avvicina e ci stimola a continuare nel lavoro di partecipazione attiva sul tema, di condivisione, di sensibilizzazione. Contribuisci anche tu ad amplificare il messaggio e continua a seguirci sui nostri canali social Twitter,  LinkedIn e Facebook.

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Due chiacchiere al femminile con Chiara Soldati: “Power skill della leadership femminile”

Sul tema #leadership al #femminile, NoiD Telecom ha incontrato Chiara Soldati, produttrice del vino d’eccellenza Gavi e alla guida dell’azienda di famiglia La Scolca. Capacità, Coraggio e Determinazione sono per Chiara i fattori abilitanti per permettere alle donne di affermarsi nel mondo del lavoro superando la disparità di genere. Lo scambio di riflessioni con Chiara sul suo percorso professionale e la condivisione delle sue esperienze come donna e come imprenditrice, vogliono essere di ispirazione per le donne dell’associazione, e non solo, sulla #leadership al #femminile. Chiara Soldati, un bel sorriso aperto e grintoso che ispira fiducia. Già da bambina, respirando il profumo del vino fra i filari e le cantine, si appassiona alla produzione del vino. Si dedica con passione anche alla sua formazione scolastica e, dopo gli studi classici, sceglie un indirizzo giuridico economico. Nel 1993, a soli 18 anni, è già nell’azienda di famiglia. Nel frattempo pratica sci a livello agonistico; la disciplina sportiva le insegna a rialzarsi dopo le cadute, la prepara ad affrontare le sfide della vita e della professione. A 25 anni è rappresentante dell’imprenditoria femminile e supporta lo sviluppo multifunzionale delle attività rurali; oggi fa parte del consiglio di Confagricoltura ed è presidente del Movimento Turismo del Vino Piemonte. Ha prestato il suo impegno in diversi settori: enoturistico, sociale e per la parità di genere. Si è dedicata alla promozione del turismo nella sua regione, la Liguria, al recupero e conservazione dei beni artistici e culturali del Territorio, come consigliera FAI, alla divulgazione del patrimonio letterario e culturale, come rappresentante MIUR nel CDA del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova; nel 2019 è stata nominata consigliere dell’Associazione Internazionale, con sede negli Stati Uniti, Women of the Wine & Spirits. Nella convinzione che i progetti si realizzino con risultati migliori valorizzando le sinergie e le diverse componenti, la condivisione delle competenze e delle esperienze, la capacità di mediazione, l’attenzione a prevenire e mitigare gli attriti con sensibilità, caratteristiche tipiche della leadership femminile, le hanno consentito di affermarsi in un mondo, quale quello dell’agricoltura, prevalentemente maschile. Chiara, nella sua azienda, ha un team formato al 50% da uomini e al 50% da donne; è una squadra motivata dall’orientamento al risultato comune e condiviso, dal rispetto delle caratteristiche di ciascuno, qualità su cui si fonda un rapporto di fiducia reciproco. La sensibilità di una donna “capo” è un fattore agevolante nella costruzione di un gruppo coeso. Dialogando con Chiara sulle differenze di genere e sulla maggiore difficoltà che le donne incontrano per raggiungere posizioni di rilievo, riflettiamo su quanto per figure femminili sia importante resistere alla tentazione di copiare i modelli maschili, ma riconoscere che le diversità uomo-donna devono cooperare in maniera costruttiva al successo comune, apportando ciascuno le proprie specificità. Il plus delle donne è essere ispirate dalle emozioni e servirsene come motore. Per le donne, afferma inoltre Chiara, la formazione è ancora più importante perché non possono permettersi di mostrarsi impreparate: a loro si giustifica meno. Bisogna essere curiose, progettare, credere nei propri sogni e nelle proprie capacità, e, oltre a ottenere pari condizioni “ai nastri di partenza”, imparare a cercarle le opportunità! Capacità, Coraggio e Determinazione sono le chiavi per affermarsi in azienda come nella vita.  Le donne, sottolinea Chiara, soffrono spesso limiti che esse stesse si pongono, ma possono arrivare dove vogliono, seguendo il proprio personale percorso, purché abbiano chiaro il punto di arrivo, e non dimentichino il punto di partenza. Un grazie speciale a Chiara ed un grande in bocca al lupo per le sue prossime sfide tutte al femminile!

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In 150 per il primo aperitivo di networking di NoiD Telecom dopo le misure restrittive dettate dalla pandemia

Un momento di condivisione della strada fatta e di quella da percorrere. In una sera di fine settembre, sulle rive del Tevere di Roma, ospiti del Lian Bistrot, ci siamo ritrovati in 150, donne e uomini uniti dalla passione di valorizzare i talenti femminili nel Gruppo TIM e dalla voglia di rivedersi, abbracciarsi -con le dovute cautele legate alla pandemia ancora in corso-, sorridere, condividere esperienze, progetti, idee. È stata una serata piacevole, tanti sono stati i commenti positivi raccolti e le colleghe che hanno deciso di unirsi in qualità di socie, sostenitrici o simpatizzanti dell’Associazione. L’appuntamento è stato l’occasione anche per un breve ma intenso intervento di Federica Romano, ricco di spunti di riflessione, sostenuto da tutto il board dell’Associazione. Dove siamo Entusiasmo e determinazione hanno guidato NoiD Telecom dal 2012 ad oggi. Proposte innovative sono state presentate e discusse con il management di TIM, creando un Osservatorio sul Gendergap per favorire un confronto trasparente su KPI definiti. Un momento importante della crescita di NoiD è stato l’adesione a Inclusione Donna, (con noi era presente Carolina Gianardi), una estesa rete di oltre 60 associazioni in Italia, che ci ha consentito di contribuire attivamente a progetti ambiziosi come la Certificazione di Genere, i lavori del W20 e partecipare ad eventi importanti come SocialWomenTalks, tutti volti alla parità di genere quale fattore di innovazione e successo. Negli ultimi anni abbiamo accolto il supporto dei colleghi uomini interessati ai temi della parità e dell’inclusione per sostenere insieme uno stile di management orientato al merito e contribuire al cambiamento culturale verso la parità di genere in azienda. Grazie all’energia di colleghe volontarie, e con il sostegno di fondi raccolti attraverso il crowdfunding, abbiamo avviato la comunicazione su LinkedIn, Facebook e Twitter. Cosa ci aspettiamo nel prossimo futuro?  Il gap=0:  che il gendergap del Gruppo TIM si riduca fino a scomparire, che le giovani talentuose possano crescere e quelle meno giovani possano emergere con le loro capacità ed il loro contributo. Non è un sogno, non è una chimera, è una strada che tutte noi siamo pronte a percorre con determinazione ed impegno. Per raggiungere questi obiettivi la nostra Associazione promuove un confronto dialettico e propositivo con il vertice aziendale e con le istituzioni coinvolte sui temi dell’inclusione e dell’equità. Ognuna può fare la sua parte, già partendo dalla condivisione, dal far crescere l’Associazione e la sua voce. Unisciti a noi come socia, sostenitrice o simpatizzante e seguici  sulle pagine NoiD Telecom di Twitter,  LinkedIn e Facebook. Appuntamento al prossimo evento di networking, non mancare!

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