Si è tenuto a inizio maggio nel cuore pulsante di Roma, il summit mondiale di Women7, il gruppo d’impegno civile che ha presentato il Communiqué, un piano di azione rivolto ai vertici del G7. Quest’ultimo invece, si riunirà in Puglia dal 13 al 15 giugno.
Il Women7 (W7) è stato istituito dalla Presidenza canadese del 2018, ad oggi conta 90 delegati di diversi Paesi del mondo appartenenti a esponenti della società civile, al mondo associativo, ad Organizzazioni non governative, con il compito di emettere raccomandazioni al G7 -il forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America che proprio in questi giorni si riunirà al Summit in Puglia. Basandosi sui principi femministi di intersezionalità e inclusione, il W7 riunisce organizzazioni femministe e gruppi di difesa dei diritti delle donne non solo dei paesi del G7 ma anche di tutto il mondo impegnati a favore dei diritti delle donne e delle ragazze. “Il suo obiettivo” si legge sul sito “è garantire che i leader del G7 adottino impegni politici e finanziari concreti che portino ad un impatto tangibile, duraturo e trasformativo sulla vita delle donne e delle ragazze ovunque”.
Durante il summit di maggio è stato presentato il Communiqué, un piano di azione volto a incrementare l’investimento in programmi di sviluppo per le donne e a promuovere politiche inclusive con lo scopo di garantire l’equità di genere e intergenerazionale a tutti i livelli: lavoro, giustizia economica, empowerment finanziario, violenza di genere, giustizia climatica, donne pace e sicurezza.
Il Communiqué
Il documento si intitola Richieste femministe per costruire un futuro equo, giusto, sostenibile e pacifico ed è stato elaborato da esperte femministe provenienti da 42 Paesi, tra cui giovani donne e donne dei Paesi a basso e medio reddito.
L’obiettivo del Communiqué è tracciare una roadmap per i governi di tutto il mondo per garantire l’equità di genere e intergenerazionale a tutti i livelli: decisionali negli organismi politici ed economici pubblici e privati; di creazione di modelli economici inclusivi e innovativi; di raccolta di dati di genere per colmare il gender data gap; di sviluppo delle valutazioni di impatto di genere; nell’istruzione e nell’abbattimento di stereotipi di genere.
Il Women7 ha anche messo in luce l’importanza della tecnologia e dell’innovazione come strumenti di emancipazione. Si è discusso, infatti, di come l’accesso alla tecnologia possa migliorare la vita delle donne, soprattutto in quelle regioni dove le disparità sono più marcate.
La rappresentanza del W7:
- Il W7 Italy Committee è guidato dalla Presidente del Comitato W7 Italia Lella Golfo. È composto da 12 organizzazioni della società civile impegnate sulla parità di genere: Angels 4 Women (Annamaria Tartaglia); Donne Leader in Sanità (Paola Testori Goggi); Fondazione Marisa Bellisario (Lella Golfo); Fuori Quota (Maurizia Iachino); Global Thinking Foundation (Claudia Segre); Human Rights International Corner (Martina Rogato); Soroptimist (Adriana Macchi); AIDOS (Maria Grazia Panunzi); Action Aid (Katia Scannavini); Terres des Hommes (Paolo Ferrara); AW20 (Elvira Marasco); AIGI (Florinda Scicolone).
- Le W7 Co-Chair per l’Italia sono Martina Rogato, Founder ESG Boutique; Claudia Segre Presidente e Founder di Global Thinking Foundation; Annamaria Tartaglia Founder Angels 4 Women.
- Le W7 Advisors,la cui lista è consultabile quihttps://www.women7.org/who-are-we/w7-advisors
Il G7 delle pari opportunità
Il coinvolgimento di Women7 al G7 rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento delle pari opportunità nel panorama internazionale, un faro di speranza per costruire un futuro più equo e sostenibile. Il prossimo appuntamento è previsto a ottobre, a Matera.
L’uguaglianza di genere non è solo un ideale ma una realtà inevitabile.
A cura di Federica De Felici