Quote rosa: dove stiamo andando

In NoiD Telecom crediamo che le quote rosa siano uno strumento che serve a garantire la parità di genere e promuovere il merito, valorizzando i talenti femminili per contribuire attivamente allo sviluppo economico e sociale del nostro paese.

Importante evidenziare che si tratta di una misura adottata non solo in Italia dal 2011 con la legge Golfo – Mosca, ma anche a livello a livello europeo con una analoga direttiva “Women on Boards”(2022), a testimoniarne e rafforzarne l’utilità in tutti i paesi per ridurre il gender gap, valorizzare il talento femminile e favorirne la partecipazione nei ruoli di responsabilità.

La presenza delle donne nei CdA è una leva fondamentale per la crescita delle aziende e il mantenimento delle  quote rosa è ancora utile per stimolare il necessario cambiamento di paradigma.

Il Rapporto annuale sulla Corporate Governance di Consob

Il Rapporto annuale della Corporate Governance delle società italiane evidenzia come la rappresentanza femminile nei board sia passata dal 7% nel 2011 al 44% nel 2021. “L’evoluzione nel tempo della diversity degli organi di amministrazione e controllo riflette anche l’aumento della presenza femminile, legata all’applicazione delle disposizioni in materia di quote di genere. In particolare, nell’ambito degli organi di amministrazione, si rileva complessivamente una lieve riduzione dell’età media, un innalzamento del livello di istruzione e una maggior diversificazione dei profili professionali. L’impatto delle quote di genere sulla diversity dell’organo di controllo è, invece, meno marcato.”

Anche Nadia Linciano, alla guida del Dipartimento Studi Economici di Consob che cura questo Rapporto, già nell’intervista che ci aveva concesso un anno fa, aveva evidenziato come il percorso fosse ancora lungo e i dati dell’ultimo studio lo confermano: “In linea con quanto osservato negli ultimi anni, rimane limitato il numero di casi in cui le donne ricoprono il ruolo di amministratore delegato o di presidente dell’organo amministrativo, mentre risulta più diffuso il ruolo di consigliere indipendente. Le donne sono titolari di più di un incarico di amministrazione nel 30% dei casi, un dato in flessione rispetto all’anno precedente e al massimo raggiunto nel 2019 (34,9%).

Conoscenza e consapevolezza di questi strumenti permettono di raggiungere l’obiettivo -collettivo di uomini e donne – che si traduce in un successo sociale ed economico per il nostro Paese.

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