Importanti risultati dell’attività di NoiD con HR: il Sole 24 ore offre vetrina e approfondimenti riguardo al gap di genere “In Tim meno di un dirigente su 5 è donna, ma in futuro la percentuale salirà” e per la prima volta l’azienda diffonde alcune misure ufficiali che ricalcano l’analisi fatta da NoiD “Oggi il 32% dei dipendenti del gruppo in Italia è donna, mentre la percentuale femminile dei dirigenti è del 17%, quasi 1 su 5.”
“Quanto più un’azienda è consapevole che, per essere efficace e soddisfare i propri clienti, deve partire dalle persone che la popolano e le mette in condizione di potere esprimere se stesse, quanto più l’inclusione entra nell’agenda di quell’azienda”. Ne è convinto Andrea Iapichino, responsabile People Caring di Tim. L’amministratore delegato Amos Genish lo ha confermato parlando alla “Tim Equity & Inclusion Week….”.
”…Dall’11 al 15 dicembre TIM si è impegnata nella “TIM Equity & Inclusion Week”, una settimana dedicata all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità. La manifestazione ha coinvolto 18 città, 40 sedi aziendali e 3mila dipendenti.…“.
“ All’interno di Tim è nata l’associazione NoiD che punta a valorizzare uno stile di management inclusivo e orientato al merito. “
Anche il Corriere della Sera con un lungo articolo i giorni scorsi affronta la questione manageriale al femminile e il divario negli stipendi tra uomo e donna.
Analisi inesorabile che fotografa un divario di busta paga che si acuisce per impiegati, quadri e dirigenti donne.
Confortante citare casi virtuosi quali quello riportato da la Repubblica riguardo Citigroup, la più grande banca americana, che si propone di annullare le differenze retributive tra donne e uomini, ampliando a tutte i paesi in cui opera il bilancio di “genere” già attivo al momento in USA, Germania e Gran Bretagna.